SENSIBILIZZARE I PIÙ PICCOLI

In tanti anni di assistenza domiciliare abbiamo toccato con mano quanto difficile sia coinvolgere bambini e ragazzi nelle situazioni di malattia e sostenerli nella perdita. Troppo spesso vengono allontanati perché è pensiero diffuso che essi non siano in grado di capire la sofferenza e la morte e che tutto ciò provochi dolori troppo grandi per l’età evolutiva. Non è così.

A.V.D. si occupa di questo in diversi modi:

  • agire prima che gli eventi accadano al fine di preparare le persone ad affrontarli nel migliore dei modi. Ciò significa riappropriarsi della dimensione della morte, che la società dell’efficientismo ha tentato di cancellare, attraverso percorsi proposti alle scuole che coinvolgano i ragazzi ma principalmente gli adulti – insegnanti e genitori. Sono loro le principali “agenzie educative” e da lì si deve partire;

  • sensibilizzare la cittadinanza attraverso incontri pubblici che facciano comprendere che parlare della morte ai bambini e ragazzi non è facile ma possibile;

  • con la presenza dei volontari, durante il percorso di malattia di un componente della famiglia, che svolgono un ruolo educativo al riguardo e aiutano gli adulti a coinvolgere i giovani nel processo di avanzamento della malattia stessa e dell’eventuale sopraggiungere della morte con la possibilità di avvalersi della consulenza della Dr.ssa Ronchetti Francesca, pedagogista esperta che collabora con A.V.D. da alcuni anni;

  • accompagnare bambini e ragazzi nel percorso del lutto laddove l’associazione non ha potuto “lavorare” prima, vale a dire persone non assistite oppure morti legate ad eventi improvvisi in cui non è possibile compiere un lavoro di preparazione. Questi percorsi vengono “studiati e creati” individualmente e coinvolgono “volontari” ed esperti” e possono avvenire dentro e/o fuori l’ambiente familiare. Noi sappiamo che il dolore provocato dalla morte di una persona cara ha bisogno di essere condiviso soprattutto con i membri della famiglia ma sappiamo che, paradossalmente tra di loro scatta una sorta di congiura del silenzio nel tentativo di protezione reciproca. Ognuno si tiene il proprio dolore. Ma sappiamo anche che c’è bisogno di piangere insieme, di ricordare insieme chi non c’è più fisicamente ma che è così presente nella vita di ognuno; è necessario non aver paura delle lacrime perché rappresentano un’evidente emozione e cosa c’è di più emozionante del ricordare chi ha segnato la nostra vita? Questo contribuisce a dare valore all’esistenza del nostro caro   e alla nostra.

  • organizzando  percorsi di Arteterapia guidati, utilizzando l’acquerello.

PROGETTO DI DEATH EDUCATION PER LA SCUOLA PRIMARIA

Sono previsti 4 incontri settimanali di 2 ore ciascuno per affrontare la tematica della morte senza connotazioni religiose, ma con approccio umano. Un incontro iniziale con i genitori spiegherà il progetto e chiederà il consenso per la partecipazione dei bambini.

Gli argomenti degli incontri saranno:

  • 1° INCONTRO: Presenti insegnanti, Psicologo di AVD, la Responsabile dell’associazione e un paio di volontari

    Durante l’incontro, i bambini esploreranno il tema della morte attraverso il film “COCO” di Disney. Dopo la proiezione, discuteranno delle emozioni suscitate, comprendendo che la morte è parte naturale della vita. Sarà poi incoraggiato il dialogo con i genitori riguardo alle persone care defunte, facilitando la normalizzazione di questo argomento sensibile.

  • 2° INCONTRO: Presenti le insegnanti, Arteterapeuta, Psicologo, la Responsabile dell’associazione e un paio di volontari

    Angela Frattini, arteterapeuta, guiderà i bambini nel fare un disegno/pittura della persona defunta raccontata dai genitori. Al termine, i bambini seduti in cerchio condivideranno il racconto della persona scomparsa.

  • 3° INCONTRO: Presenti Insegnanti, Psicologo, Arteterapeuta, Responsabile dell’associazione e un paio di volontari

    Lo psicologo guiderà un esercizio di rilassamento per aiutare i bambini a scoprire il loro luogo interiore e la dimensione spirituale. Questa esperienza li aiuterà a sviluppare una forza interiore per affrontare le difficoltà. Alla fine, verrà chiesto loro di rappresentare con un disegno il loro luogo sicuro interiore.

  • 4° INCONTRO: Presenti: Insegnanti, Responsabile dell’associazione, un paio di volontari (a piacimento psicologo ed arteterapeuta)

    I bambini scriveranno un pensiero alla persona cara e lo attaccheranno a palloncini ecologici lanciati nel cortile della scuola o legati a un albero del giardino. La giornata si concluderà con una merenda offerta dall’associazione. Potrebbero essere invitati anche i genitori.

Come partecipare ai corsi

Contattaci per partecipare ai corsi per volontari in cure palliative o ricevere informazioni sui percorsi rivolti ai ragazzi.

I nostri contatti:

AVD: Viale Umberto I n. 50, Reggio Emilia
c/o ex Spallanzani – 0522.339029 – 329.6458501

Orari:
lun.- mer. – ven.  15-17.30

Presidente: Giovanna Bacchini Saccani 329.6458501

Direttore Scientifico: Dott. Denis Saccani 349.3505101

E.mail: avd-re@libero.it

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